Oggigiorno i sistemi IOT sono in rapida diffusione e tra pochi anni saranno predominanti nelle applicazioni della nostra vita quotidiana. Alla base c’è la necessità di conoscere le informazioni che stanno alla base di un processo (sia esso aziendale o di vita quotidiana) e di poterle disporre in forma interconnessa in modo da permettere azioni di intervento che determino il corretto funzionamento dell’apparecchiatura, dell’applicazione e dell’intero sistema a cui è rivolta.
TreEsse realizza applicazioni con questa logica e di seguito vengono delineate ed approfondite queste tematiche.
Mediante l’utilizzo di dispositivi intelligenti disposti sul campo e tramite sensori ed attuatori ad essi collegati interveniamo su due principali aspetti:
- Raccolta di informazioni sul campo tramite sensori vengono acquisiti i dati caratteristici di processo e vengono elaborati in locale e/o inviati su piattaforme application server in base alle caratteristiche ed esigenze del progetto. Le applicazioni in architettura Application Server possono risiedere sia su Server Aziendali che su piattaforme Cloud. I sensori permettono la misurazione di grandezze sia digitali (es: macchina in funzione / ferma, presenza di allarmi, numero di giri, ecc.) che analogiche (es: temperatura, pressione, flusso e portata del condotto, ecc.).
- Invio di comandi al dispositivo tramite attuatori (es. relay, elettrovalvole, inverter, motori, dosatori, irrigatori, ecc.) è possibile intervenire sul processo in modo puntuale e preciso sia sulle grandezze digitali che analogiche che controllano il funzionamento.
Tra la fase di raccolta dei dati e l’invio dei comandi al dispositivo vengono normalmente inserite logiche di funzionamento che nella forma più semplice sono costituite da semplici regole di intervento in base al valore rilevato in ingresso dal sensore. In casi più complessi possono essere inseriti sistemi di intelligenza artificiale che in base ai dati rilevati e alla loro serie storica determinano i valori dei comandi da inviare agli attuatori.
Si realizza così un processo a ciclo continuo che permette il controllo puntuale, l’autoregolazione e ‘l’eventuale richiesta di intervento automatico o manuale da parte del personale a fronte di allarmi o condizioni anomale. Così facendo si ha modo di individuare anche linee di tendenza e di deviazione del processo rispetto agli standard prefissati con la caratteristica che sia ha la possibilità di prevenire, intervenire per tempo e anche evitare situazioni anomale di malfunzionamento rispetto al solo riscontro a posteriori di quanto avvenuto e basta.
Per quanto riguarda l’invio dei dati rilevati dai sensori che dei comandi inviati agli attuatori questi possono e devono essere inviati mediante comunicazioni criptate e sicure soprattutto ove queste informazioni transitano su reti pubbliche in modo da intervenire l’azione malevola di eventuali hacker e pirati informatici. Per ottenere questo risultato adottiamo gli ultimi standard di sicurezza con l’utilizzo di protocolli di comunicazione non in chiaro e con l’utilizzo di certificati in modo da consentire la verifica della provenienza dell’informazione sia di quanto letto dai sensori che la provenienza del comando da inviare agli attuatori di processo.